La comunità microbica
L’interno del colon è popolato da un’enorme quantità di microbi , la comunità microbica fa a tutti gli effetti parte dell’apparato digerente e tutte le superfici a contatto con l’esterno sono tappezzate da comunità microbiche. Questo vale per la bocca, per l’apparato genito-urinario, per i polmoni e quindi per lintestino appunto
Eubiosi e disbiosi
L’importanza dei primi anni di vita nella formazione del microbiota intestinale e di come oggi è possibile agire per ristabilire l’equilibrio e gestire meglio alcune malattie sono il fulcro di nuovi studi scientifici.
L’interno del colon è popolato da un’enorme quantità di microbi, che in genere sono in eubiosi, quindi esiste un bilancio armonico. Quando questo equilibrio si sposta, per cause di varia natura, si crea una disbiosi.
Disbiosi, dal greco cattivo modo di vivere, che col tempo può portare allo sviluppo o può essere una concausa di insorgenza di malattie tra cui anche le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI).
Amici o Nemici
Questi microbi non vanno visti come nemici ma sono in qualche modo nostri alleati, loro prendono qualcosa e noi gli diamo qualcosa in cambio, un rapporto di muto scambio simbiotico
Le persone che vivono nelle zone in via di sviluppo hanno anche altri componenti aggiuntivi del microbiota intestinale come protozoi, elminti e parassiti che noi nel mondo occidentale abbiamo perso.
Non è detto che questa perdita sia unicamente un vantaggio perché si è visto ad esempio che alcuni di questi microbi come gli elminti possono addirittura controllare il sistema immunitario .
La perdita di alcune componenti del microbiota è alla base di un ipotesi, secondo cui nel mondo occidentale saremo più propensi a sviluppare malattie immuno-allergiche. Il sistema immunitario era in qualche modo controllato da queste comunità microbiche che vivevano anche nell’apparato digerente e che adesso abbiamo perso.
Quanti batteri esistono nel nostro intestino
Questi batteri fanno parte di tanti gruppi o fila, alcuni più rappresentati come i Firmicutes, Bacteroidetes, Verrucomicrobia che all’interno contengono famiglie di batteri buoni, altri meno fino a quelli anche cattivi. Nell’apparato digerente esistono anche dei virus e dei fagi, i virus nella maggioranza dei casi sono buoni e cruciali nello sviluppo del microbiota intestinale.
Nell’apparato digerente ci sono anche funghi, in caso di eccesso di antibiotici ad esempio può crescere la candida fecale o vaginale. Queste comunità si controllano una con l’altra. Se noi abbattiamo troppo i batteri, ad esempio con antibiotici usati in maniera sconsiderata, i funghi possono sovra-crescere” . I funghi sono in genere presenti in basse concentrazioni ma possono comunque avere un significato.
Gli antibiotici, una delle cause e non solo
L’uso di antibiotici nei primi anni di vita influenza in maniera decisa il microbiota e c’è aumento del rischio di sovrappeso e obesità ma anche momenti di vita come eventi traumatici possono modificare il microbiota. Oltre alle esperienze vissute da bambino contano anche le abitudini in fase adulta.
Bisogna stare attenti alla dieta visto che esistono alimenti infiammatori ed altri anti infiammatori che determiniamo la crescita di alcuni batteri che possono far aumentare i sulfiti che possono danneggiare la mucosa.
Quello che mangiamo ecome viviamo è cruciale nel controllo delle malattie infiammatorie croniche intestinali perché il microbiota è influenzato da quello che mangiamo, dalla quantità di fibre, di proteine, additivi.
Un eccesso di emulsificanti, presenti a volte in gelati confezionati, gelatine, alcuni formaggi può danneggiare la parete intestinale e far crescere batteri che è meglio non avere. Si crea quindi una disbiosi collegata alla leaky gut sindrome ( sindrome dell’intestino gocciolante) collegata a immunoattivazione.
Come si modula il microbiota?
“Il microbiota può essere modulato e in alcuni casi resettato. La dieta è fondamentale per modularlo quindi bisogna essere seguiti
Bisogna stare attenti alle diete senza glutine e senza fibre (low fodmap) perché se è vero che fanno fermentare meno ma potrebbero abbattere i batteri buoni con conseguente aumento di infiammazione.
Il microbiota può essere modulato dai probiotici ma ogni probiotico ha un effetto diverso che bisogna conoscere. Sono tanti sul mercato e bisogna conoscerli per sceglierli per la loro funzione e ad oggi sono poche le evidenze di efficacia nelle malattie infiammatorie croniche intestinali